L’AMALGAMA D’ARGENTO E’ UN RISCHIO?
L’amalgama d’argento è il materiale più largamente usato nel mondo per il restauro dei denti posteriori. E’ una lega metallica costituita da mercurio in fase liquida e argento, stagno, rame, palladio e altri elementi in piccolissime percentuali. Questi metalli miscelati tra loro formano un materiale plastico che si lascia facilmente modellare e plasmare e indurisce in circa due ore. E’ un materiale usato da più di un secolo ed ha il pregio indiscusso di lunga durata e costo relativamente basso. Il difetto principale è il suo colore che ha dato origine al termine popolare di “piombatura”.(l’amalgama NON HA MAI CONTENUTO PIOMBO).
La questione della sua pericolosità per la salute dei pazienti la si lega alla possibile inalazione o ingestione di mercurio durante l’esecuzione delle otturazioni dentarie o la loro rimozione.
I ricercatori dopo anni di indagini concordano ormai sul fatto che il mercurio una volta legato agli altri metalli è stabile e può liberarsi nel cavo orale dalle otturazioni in quantità del tutto trascurabili. Il mercurio quando introdotto nell’organismo può svolgere azione tossica a livello renale e nervoso e questa possibilità fu alla base dell’ipotesi formulata nel 1966 che l’amalgama dentale potesse essere una delle cause della sclerosi multipla. Questa ipotesi che nonostante non sia mai stata avvalorata dalle numerose ricerche scientifiche viene ancora utilizzata oggi ma è destituita da ogni fondamento tanto che l’associazione per la lotta alla sclerosi invita i propri soci a non farsi sostituire le amalgame dentali nella falsa speranza di miglioramenti.
I mass media hanno spesso riportato notizie circa il “rischio amalgama” creando allarmismi spesso favoriti da motivi inconfessabili delle industrie che hanno interessi a promuovere materiali alternativi.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità e le maggiori associazioni di tutela come l’ Organizzazione Mondiale della Salute, la Federazione Dentale Internazionale, l’American Dental Association, le cliniche Universitarie di Berna, Basilea, Ginevra e Zurigo, le Università Tedesche di Erlangen e Munster che si sono occupati del problema hanno espresso concordemente la seguente posizione:
- Non esiste per i portatori di restauri dentali in amalgama alcun rischio per la salute propria e di eventuali nascituri.
- I livelli ematici ed urinari di mercurio di persone che si cibano con frequenza di pesce sono molto più elevati rispetto a quelli di persone con numerosi restauri in amalgama.
- Non vi è alcuna ragione, per motivi di salute, di sostituire i restauri in amalgama efficienti con altri materiali.
- L’amalgama d’argento , in determinate situazioni cliniche, è ancora insostituibile.