L’APPARECCHIO ORTODONTICO
La famosa “macchinetta” per i denti è in effetti una macchina con la quale si applicano ai denti delle forze atte a spostarli e a “raddrizzarli”.
Questa macchina può essere di vario tipo.
Grossolanamente possiamo distinguere quelle di tipo mobile che possono essere agevolmente rimosse dalla bocca del paziente e quelle fisse che non possono essere rimosse dalla bocca senza l’intervento del medico.
Tutte queste macchine si compongono di diversi elementi:
- anelli metallici che circondano i denti (bande)
- piccoli pezzetti metallici che si incollano ai denti (attacchi)
- elastici, gancetti, molle ecc. che si legano in vari modi
- una specie di maschera con elastico (trazione extra-orale)
- diversi tipi di apparecchi di resina e fili d’acciaio
Tutti questi elementi variamente combinati tra loro formano la macchina o le macchine attraverso cui saranno impressi i movimenti desiderati ai denti.
Come tutte le macchine, si pensi all’automobile ad es. anche queste funzioneranno bene se se ne conosce il funzionamento e se si fa una corretta manutenzione.
C’è, inoltre, la condizione indispensabile che esse vengano usate: un apparecchio ortodontico tenuto nel cassetto sarà come l’automobile tenuta nel garage: non porterà da nessuna parte!
TERAPIA ORTODONTICA ED ESTRAZIONI
Quando non è possibile ricavare spazi necessari al corretto allineamento dei denti o quando si è in presenza di gravi discrepanze scheletriche che la normale crescita ossea non compenserà diventa necessario ricorrere alla estrazione di alcuni denti permanenti.
Di solito i denti che vengono sacrificati sono i primi quattro premolari, due nell’arcata superiore e due nell’arcata inferiore, quando è necessario ottenere spazio per la retrazione dei denti anteriori con conseguente miglioramento del profilo.
Altre volte è sufficiente, nei casi di protrusione mandibolare ad esempio, l’estrazione dei premolari inferiori. Altre volte ancora si ricorre alla terapia con estrazioni seriate, ovverosia l’estrazione preventivamente programmata di denti decidui in modo da guidare la eruzione dei denti permanenti.
LA RECIDIVA E LA CONTENZIONE
Ogni terapia ortodontica viene completata con una fase durante la quale, con opportuni accorgimenti, i denti vengono mantenuti nella posizione raggiunta allo scopo di ottenerne la stabilizzazione.
Vengono utilizzati, a tal fine, apparecchi diversi detti posizionatori o apparecchi di contenzione costruiti con resine e fili di acciaio o con gomme particolari e per il tramite di esse è possibile ottenere anche piccoli spostamenti dentali detti di rifinitura.
La fase di contenzione è particolarmente delicata perché giunge alla fine di un lungo periodo e trova il paziente stanco per i sacrifici affrontati e anche euforico per i risultati , tanto che spesso abbandona il mantenitore di posizione.
Sono possibili a questo punto le cosiddette recidive, ossia il peggioramento dei risultati ottenuti dalle procedure terapeutiche impiegate.
Se necessario quindi il posizionatore va portato anche per lunghi periodi di tempo.