IL FLUORO
Il fluoro è un costituente essenziale dello scheletro e dello smalto dentale. La solidità dello smalto dei denti esige che una sia pure piccola quantità di fluoro si integri nella sua struttura .
L’azione del fluoro nel prevenire la carie è duplice: da un lato agisce sulla struttura del dente dall’altro sui microrganismi della placca dentale responsabili della produzione di acidi.
Il fluoro interagisce con la struttura del dente sia durante la formazione del dente (Odontogenesi) sia dopo nel cavo orale. Durante la formazione del dente da origine a cristalli di fluoroapatite che aumenta la resistenza dello smalto alle aggressioni acide. Quando il dente è già presente nella cavità orale invece il fluoro può fissarsi comunque sullo smalto contribuendo a rinforzarlo specialmente in presenza di demineralizzazione. Contro i batteri l’azione del fluoro si sviluppa sia attraverso una riduzione dell’accumulo della placca batterica sia con una azione inibitoria di formazione degli acidi responsabili della demineralizzazione dello smalto. Da ciò si deduce che si tratta di un elemento prezioso contro la carie e la sua somministrazione può avvenire in una duplice maniera: per via sistemica quando si vuole agire sui denti in via di formazione o per via topica quando si vuole agire sul dente formato e già nella bocca.
Il fluoro però non è affatto un prodotto inoffensivo per cui bisogna tener presente che:
- la dose tossica è molto vicina alla dose terapeutica. La dose quotidiana massima non deve oltrepassare 0’1 mg per Kg di peso corporeo.
- Il fluoro medicinale quello cioè impiegato per la somministrazione sistemica non è un prodotto indispensabile in molti casi. Come elemento si trova in quasi tutti gli alimenti, nelle acque minerali e in molte di quelle degli acquedotti cittadini. Le principali fonti sono il germe di grano, l’orzo, il riso, i pomodori, gli asparagi, i ravanelli, le patate, l’uva, il tè, le alghe e i frutti e pesci di mare.
La sana alimentazione è quindi sufficiente garanzia di assunzione di fluoro che sarà necessario somministrare solo nei casi di carenza e sotto il controllo del medico specialmente in gravidanza.
L’applicazione topica ( direttamente sui denti)di questo elemento è invece molto utile e nei casi di profilassi individuale quando il soggetto risulta essere molto cario ricettivo dato che come abbiamo visto produce rimineralizzazione dello smalto e agisce sulla placca batterica.
Si effettua l’applicazione topica sia attraverso i dentifrici fluorati (applicazione domiciliare) o più efficacemente con l’applicazione di vernici con apposite mascherine o tramite la ionoforesi (applicazione professionale).
In conclusione possiamo dire che il fluoro è un prezioso alleato nella prevenzione della carie tanto che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia di attuare ove necessario sia la profilassi sistemica che, sempre, quella topica. Nei soggetti ad alto rischio è consigliata sia la sistemica che la topica.